L’art doit discuter,
doit contester,
doit protester.
L’arte deve discutere, deve contestare, deve protestare. È una visione estetica, e non necessariamente la migliore. Ma la cosa che colpisce è che a pronunciare questa frase sia stato un uomo politico, e non certo un politico di sinistra: Georges Pompidou, Primo ministro a metà degli Sessanta e poi Presidente della Repubblica francese. E non fu solo una frase detta così per dire, ma l’attestazione di una politica culturale e di un investimento. Leggerla sulla facciata del ‘Beaubourg’, il complesso dedicato alla diffusione delle arti che porta il suo nome, colpisce oggi più che mai, e non tanto (o non solo) per via della totale mancanza di una visione estetica da parte dell’attuale classe politica, ma anche per una questione di linguaggio. Si pensi anche solo ai modi superficialmente sussiegosi e segretamente sprezzanti con cui l’arte è oggi trattata nei discorsi politici. Anzi, non è trattata, perché quasi mai si parla di arte, ma sempre di ‘cultura’. La cultura è quella cosa a cui bisogna dare i soldi, perché quel paese ne dà più di noi, e quell’altro ancora di più, e così via, in un umiliante ritornello. Sembra che nelle orecchie dei cittadini italiani la parola cultura non possa più essere divisa dalla parola soldi. È il frutto di una efferata, silenziosa vendetta del mondo politico: rendere l’artista un questuante, una sorta di arcaico sottoproletario da difendere dalla fame o da abbandonare a se stesso, a seconda della parte a cui si appartiene. Ma tutti sanno ciò che non vogliono dire: è la politica, questa politica, che è arcaica, non l’arte. Perché l’arte discute, contesta e protesta. La politica non più.
Grazie per i tuoi bellissimi post, li leggo sempre con piacere.
A proposito di arte, di cultura, di discussioni, estetica, cambiamenti, novità, mi fa piacere segnalarti un giovane compositore conosciuto durante una presentazione romana. Luigi Maiello, il suo sito internet è http://www.luigimaiello.com, dal quale puoi ascoltare alcuni brani tratti dai suoi poemi sinfonici. Noterai la forte carica epica, descrittiva, narrativa. La meraviglia della commistione tra strumenti classici e sonorità contemporane. Spero ti piaccia… Valeria
Grazie a te per l’interessante segnalazione. Vedo che ha fatto molte cose importanti. Non è il mio genere, ma se ne riconosce subito la professionalità.
[…] Questo il link all’articolo https://www.fierrabras.com/2011/03/22/pompidou-arte/ […]